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cittadini honoratamente al templo del seraphico Francesco ad sepelire, dove le sue ossa ancora cum degno epytaphio reposano; che quando de quelle el sepulcro fia veduto da li visitanti el templo, la memoria de tanta donna cum dolce laude è ricordata. Così noi per precipuo honore ornaremo di gloria il nostro Gynevero, per essere stata sua amita felice, et splendore del femineo sphorcesco sexo.


Fra l’altre nobilissime donne de la cità nostra de Bologna, me vene a la memoria una donna fulvida de famoso sangue et de virtute, che fu consorte cara de Iacobo Bentivoglio, magnifico conte et cavaliero; nominata fu Diana, figliuola de Cantaglino Saliceto, richissimo gentilhomo de la cità nostra. La quale non me pare manco degna recordare per le sue civile opere, secundo la sua honesta