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tandose che non vivea in peccato mortale, et che mai el matrimoniale thalamo in alcuna maniera da lei fu violato. Et spesso, per consolatione spirituale, come havea facto per l’altro tempo, se confessava.

Hebbe tri belissimi figliuoli. Fu donna de tanta castità et pudicitia, secundo se intese, che non se congiungea se non a procreatione de figliuoli, tenendo col marito cotal modo, che quando sapea haver conceputo, mai con lui se non doppo il parto facto se congiungea, rechesta dal marito, et frenando cum prudentia et sanctità essa li inhonesti apetiti de lui. O conubio sancto de questa regina, quanto sei degno de laude, et lei de celeste corona de pudicitia, che fu del divino ordinamento observatrice, che ’l matrimoniale coìre non era se non per inovatione de prole! Non fece lei, come molte fano, che postergandose l’honestate et il timore divino, per obtemperare a le