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costumi delle gentildonne di cui scrisse. Abbiamo già citato un passo della vita di Giovanna Bentivoglio, ove figura il padre di Sabadino. Il lettore ne troverà molti altri ne’ quali si fa ricordo delle persone che gli comunicarono note e ricordi preziosissimi, come ad esempio quelli che per Giovanna d’Arco gli recò di Francia il cronista bolognese Fileno dalle Tuate.
Non mancano anche parecchie pagine scritte con sentimento e con leggiadria. Ma in complesso è da ritenersi che, pur restando l’opera migliore di Sabadino, più che un lavoro letterario, si deve considerare un lavoro storico e didattico. Anzi la smania continua di dare esempi di virtù alle lettrici del suo tempo, l’ha fatto lodare qualche volta per gentilezza, la debolezza; per coraggio, la cru-