Pagina:Gynevera de le clare donne.djvu/374

duncha, signor mio, per la nostra sancta coniugal fede, me doni venia, se mai te offesi; et recomandoti la mia anima; et questo mio cynereo corpo pregoti el faci colocare in li proprii sepulchri de le mie monache de sancta Clara de Urbino. Et recomandote li nostri figliuoli. » Li quali, havendoli avanti, et alciando in loro li languidi occhii pieni de pietate, et prima al figliuol maschio che era de cinque mesi, disse: « O figliuolino tanto affectato (osculandolo teneramente) prego io la pietate de Dio, ad consolatione del tuo patre, lungamente te salvi, cum timore de la sua divina maiestà, a ciò sii vero principe appellato, et non tyranno. » Et poi a le figliuole disse che a Dio le recomandava, che le facesse sue devote, honeste et pudiche. Et a tutti dette la sua benedictione, usando molte altre sancte parole de fervido amore (ben cum lassitudine) per le quale tutti li astanti furono a pietose