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sempre habiuto, et in tanta dilectione, che mai de la mia bocha non usitte parola, che non fusse verso di te honesta, come sempre il mio core te ha filialmente observato; quantuncha tu me faci affannatamente vivere, per lo auxilio doni al duca Ioanne, che expella il mio signore marito, il quale me desti cum tanto lieto animo, a ciò io diventasse regina. Tu te sei sdegnato seco per effecto, existimo, de poco valore. Et la tua signoria pur effectualmente dimostrò più che altro signore del regno amare el patre Alphonso, quale, come sai, a ti me domandò, a ciò fusti columna de conservare doppo la sua morte el figlio nel regno, come quello che havea in te tutta la sua speranza; et così a lui et a me prometesti. Hora la tua excellentia non è de tanta fede et speranza observatrice. Tu me hai facta regina, et mo’ me voi fare vasalla: che a te, oimè, non sarà alcuna laude. Pregoti duncha dolcemente,