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honestate et sobrietate, a ciò che Ceres et Bacho non facessero in la sua pudica corte Venere regnare. Del che ogniuno existimava la regia casa non regale in questo, ma più tosto monastero, overo di castità sacratissimo templo. Li suoi habiti et vestiti furono neapolitani et modestissimi, senza ostensione de le pumpe, come hogidì usano molte donne per lasivia, ma quasi tutto il pecto cum vera honestà portava coperto. Et quisti habiti non solamente lei usava, ma generalmente volea che tutte le donne de sua compagnia usaseno. Infra l’altre sue innumerabile virtute fu de tanta constantia, che nel tempo che lei era duchessa di Calabria, il socero re Alphonso teneva costantemente per inamorata, per vivere iocundo, la bella Lucretia de Lagna, per la quale esso re fece tante magnificentie, tante amorose feste et triumphi et doni, et auctorità a lei concesse nel regio stato, che non voglio dire dispiacesse ad