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per morire, per modo che tutto il monastero cum grandissima devotione in lei fu provocato a lacrhymare. Ultimamente essa fu constituita dovesse venire nel monastero de Bologna abatessa: che la mente divina glielo disse. Et quando per li nostri citadini fu adimandata a la monacha Leonarda, reverenda abatissa de Ferrara, li fusse dato sufficiente donna per abatessa, respose:«Io ve voglio dare proprio una secunda sancta Clara.» Et ben disse el vero, perchè questa beata Catherina era tanto coltrice del nome de Cristo Jesù, che credo l’havesse scolpito nel proprio core. Così per li venerandi patri bolognesi, observanti del seraphico Francesco, frate Francesco Tintore vicario generale, frate Jacopo Primadizo et frate Cabrielle da Bologna, intendendo da lei esser nata et alevata a Bologna, li inposeno per obedientia essa se dovesse chiamare da Bologna, et così sempre fece. Di che fu adimpito la visione