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terra et disfare il suo nome. Ma lei non el temeva per la forza de le sue oratione; per modo li diavioli incominciarono havere di lei spavento, et andavano ululando et rugiendo, come ca rabiati, per non poterli nocere.

In questa sanctità vivendo, le monache terminarono pigliare dui monasteri, uno in la cità nostra de Bologna, l’altro in la cità de Cremona; et in uno de quisti tractando mandare questa beata donna per abatessa, lei in suo core disse mai acceptarebbe tale prelatione, se non intendesse la voluntà de Dio; perchè desiderava sopra ogni altra cosa vivere subbietta et de l’altre serva, per il che Cagnola se chiamava. Cun ciò fusse che, quando le monache in Ferrara ne li primi anni se incarcerarono, li venne apostolico breve, che dovesseno ellegere de loro una abbatessa, et ligerono questa beata Catherina; la quale, come lo intese, se occupò de tanto dolore et pianto, che ne fu