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in la quale se existima che ’l Verbo de Dio nascesse, li aparve visibilmente la gloriosa Vergene Maria, imperatrice de li cieli, cum el suo proprio figliuolo Jesù Christo in brazo, et dettelo in le bracie de la sancta donna, il quale palpò, osculò, et similmente la Vergene Matre.

Se questo a lei fu gaudio, se debbe credere fusse infinito et senza comparatione: perchè, pur scrivendolo, io sono de dolceza et suavità venuto meno, bagnando il papyrro de devote lachryme, che questa sopra ogni altra gloriosa donna fusse dignificata de tanta gratia.

Per il suo orare pervenne in tanta altezza et divinale excellentia, che hebbe a masticare quello che ’l cielo non piglia. Li fu dimostrato in che modo può essere Dio et homo in l’hostia sacrata. Li fu dimostrato ancora tutto il mistero de la Trinità, et in che modo incarnò Dio nel virginale ventre de Maria. Fu ancora per la sua oratione