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della sua casa montò, ella fu soddisfatta dei tesori che si spremevano ai Bolognesi per prepararle dimore e feste reali. Ma poi, come s’accorse del malcontento che serpeggiava fra il popolo, e temette le congiure dei nemici, ruppe il freno alla sua ira sanguinaria e superstiziosa, e spinse gli stessi suoi figli a vendette perfidissime.

Nel luglio del 1498 fece bruciare viva una donna di nome Gentile moiera de ser Alisandro di Zimieri «perchè avea fato più e più mali e spizialmente in chassa del signiore messer Zoane di Bentivoli e fati guarire.» Così il Nadi che continua: «Rechordo come adi 23 de otovere 1498 madonna Zanevera dona del signiore messer Zoanne di Bentivoli fe’ apichare un pelachan a nome piero de Bris-