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Cornelio et Publio Sempronio, dimostrasse lei essere sempre stata pudica, tirando la matre de li dei ne la nave sola cum uno cingulo dove volse, che la forza de la moltitudine degli homini mai posette fare. Di che la opinione et mormoramento habiuto de ella men che servata pudicitia se revolse in grandissima laude.

Fu questa Gynevera, come pudica et casta, de la matrimoniale fede observatrice. Infra lei ed il signor suo consorte fu sancta dilectione; et specialmente ella tanto lui castamente l’amòe, per le honestissime et fervente fiamme del coniugale amore, che ogni male de lei, quantuncha grande, haverebbe cum patientia portato, excepto quando lo vedea nel caro mariti, che quasi de affanno non moria; perchè, affirmando cum parole, dicea che più avea caro la valitudine del marito che la propria. Per la qual cosa se iudicava, se ella veduta havesse la fine del marito non havrebbe doppo