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col naso rincagnato, con le mascelle pronunciatissime e le labbra troppo curve. In questo dipinto, inginocchiati ai lati d’un trono su cui siede la Vergine col putto, sono anche Giovanni e Ginevra. Quegli ha un volto poco esprimente, che ben ritrae l’indole sua senza energia, mentre l’imagine della moglie rivela a un tratto la risolutezza e saremmo per dire la tristezza dell’anima sua. Il dipinto è del 1488 e Ginevra, quantunque avesse allora quarantasei anni, pure conserva le traccie d’una discreta bellezza la quale meglio risulta dal ritratto, dipinto da Francesco Cossa, che si trova a Parigi nella collezione Dreyfus, e dalla medaglia senza rovescio conservata nel Museo di Milano e attribuita (forse erroneamente) a Sperandio. Si ha ricordo d’un altro ritratto di Ginevra in quadro