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donzelle, mantenendole sempre ad congruo tempo in virtuosi exercitii, come una Minerva, quale legiamo essere stata prima inventrice de li exercitii muliebri. Per il che questa valorosa donna è stata inventrice, per sutilità del suo ingegno et virtuose mane, effigiare de auro, de argento et di seta, cum opera d’argho, prati de diversi fiori et vaghe herbette et boschi de varii albori, cum animali dentro relevati, come naturali; cosa de ingente laude et dilecto a vedere. Onde non è manco degna de tal lavoro essere da egregii scriptori celebrata, che la greca Panfila per essere stata inventrice filare el bambace et quello tessere poi, et Gaia Cirila romana, cara sposa del prischo Tarquino re dei Romani, la quale per fugire l’otio (quantunque possedesse felicemente el regio stato) fu inventrice filar la lana et farne panni.

Prendea ancora questa donna dilecto et piacere cum li docti ingegni certare