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tenea; et entrò dentro da Neapoli per la porta presso Castello Capoano facendo facto d’arme cum Cathellani, Spagnoli et Ragonesi, li quali tutti dal grande Sforza strenuamente furono rotti et spezati; et in quel giorno prese cento vintesei signori de quilli, che erano cum el vincto re Alphonso. Et lo Infante de Castiglia fratello de esso Re se salvò in Castello Novo, et il re Alphonso in li triremi: el quale vedendose superato et rotto retornò in Spagna, la donde refece una più florente armata, che la prima, et retornò ad Neapoli per via de li Castelli, et il porto, che anchora in mano havea, per il che fu opportuno al grande Sforza levarse da la bellicosa impresa, et perchè da l’altra parte sentiva Bratio valoroso capitaneo venirli per nimico. Et uscendo de la città tolse la regina et mandola per consiglio de lei a la terra adcompagnata circa da tre millia donne, duchesse, comitesse,