Duca de Milano, il quale era de una detestabile condictione de natura colpabile in tutte le generatione de mali. Facea morire li homini senza casone, dava li homini per piacere a lacerare et mangiare a cani usati al cibo de l’humana carne. Questo prophano et crudelissimo costume cruciava infinitamente la madre Duchessa, la quale reprendendolo cum le lacryme a gli occhij non facesse simile cose che a li veri principi non convenia, ma che desse a la pace, a le bataglie et a li edificij, come il padre fece, che fabricato havea il castello de Pavia et la Certosa mirabilissimo monastero cum richa dota, et altri hedificij, li suoi pensieri, non a lasivie, non a cose bestiale, ma ad cose de gloria, erano in forma, se morte non havesse presto quilli interotti, haveria consequito lo imperio de Italia, et che santa cosa erano li stati et li regni, quando sanctamente fusseno adoperati, li quali faceano li