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ceno florido exercito, pigliando indubitata speranza reaquistare li perduti stati de questa Duchessa, et caciare de Italia el superbo cavaliero Bucichalo, il quale cum gesti et parole contumeliose disprezava il nome et gl’homini latini. Radunati dunque quisti Italici principi cum ordinate squadre de cavalieri armati a la opugnatione de le superbe forze de Bucichalo, reaquistarono la terduta cità de Terdona, già per Facin Cane reconciliato a la Duchessa. Galiazo de Gonzagha, che era homo picolissimo, ma forte, gagliardo et de animo praestantissimo, et generoso non potendo suffrire la contumelia et superbia de questo Bucichalo, il rechedette a corpo a corpo de bataglia. Bucicalo, intendendo questo invito, ne fece derisione assai, perchè lui era grande in forma, che Galiazo Gonzagha li agiungeva a l’imbilico.

In fine Bucicaldo fu provocato a la bataglia, et combatendo fu getato