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potuto sapere, che ’l presente anchora de lei de li aurati fiaschi al capitaneo erano pincti.
Questa donna duncha per suo costume pio et de liberalità, molti de li nemici presoni, ferriti, menati in la cità, che erano poveri, fece del suo proprio medicare cum grande pietade, et molti altri per sua intercessione fece liberare, et a chi donnò panni et denari, et mandoli via in pace cum dolce memoria de lei, et non cum manco gratia de liberalità (data la equalità del stato et conditione) che fusse la liberalissima Busa decta Paulina femina pugliese, orionda de Canusia, verso la moltitudine grande de quilli che fuggirono a Canusia cità confederata a li Romani, per la strage grande dette Hanibal a li Romani. Li quali fugiti tutti strachi, ferriti, insanguinati, nudi et percossi, da la magnifica Busa senza spavento de la terribile strage del potentissimo vincitore Hanibale, furono