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In tante fatiche ultimamente, et non in longheza di tempo, di femina se fece de virtù et de ferro homo strenuissimo. Molti de quelle parte aliene venivano ad vederla per maraviglia, et alcuni per provare seco le loro forze, per virtù d’arme. In quelle parte navicando Roberto felicissimo de Sicilia, come re de gloriosa virtute, non sdegnò andare ad vedere questa valorosa donna. Dice Francesco Petrarcha preclaro poeta, che essendo andato in quelle parte per vedere li siti di Romani principi, vide costei in arme et armata come strenuo duca d’arme, intendendo de lei opere strenue de aetterna gloria. Di che, essendo lui cum Barbano da Sulmena doctissimo homo, da questa femina, tutta armata cum l’elmo in testa, fu salutato, et lui a lei rendette la salute credendo fusse proprio uno cavalliero d’arme.

Ma poi cum cenni et moti, il Petrarcha fu facto intelligente lei essere