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di frate guittone d’arezzo | 95 |
Veder forte deletto
donna, che sommette e castitate
65bellore e gioventate,
e via piú s’ha marito avoltro e brutto;
e donna, ch’è vedova sola, ed hae
briga e famiglia assae,
veder ch’acquisti, tegna, tolla e dia
70con ardimento tutto
pregio prendendo e frutto,
lungiando a sé peccato e villania.
Sami bon papa, la cui vita è luce,
al cui sprendor ciascun mal far vergogna,
75ed al cui specchio s’orna ed a ben pugna,
unde guerra diparte e pace aduce;
e perlato, la cui operazione,
abito albo ed officio,
paga ben quel beneficio
80e quella degnitá, che data è lui;
e religioso che, poi
. . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . .
parte del mondo, no nel mondo sede;
85e gentil giovane omo e dilicato,
che ben porta chercato
poi d’onne parte incontra ha gran campione;
e mastro in nostra fede,
la cui vita fa fede
90che solo in nostra legge è salvazione.
Agrada e piace e sa bel forte e bono
pensar la benivel bontate
e l’entera e ver pietate
di quel giudice eterno, en cui potenza
95resta la mia sentenza;
e m’adolza lo cor sovente audire
la fermezza e l’ardire
de li antichi cristian bon cavaleri: