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di frate guittone d’arezzo | 93 |
E folle anch’è chi mal mette ed ha messo
130nel suo vicin prossimano
per om non stante e strano;
e foll’è chi mal prova e torna ad esso.
XXXIV
Quali sono le cose gradite nel mondo.
Tanto sovente dett’aggio altra fiada
de dispiacenza e de falso piacere,
che bel m’è forte ed agradivo or dire
ciò che de vero grado in cor m’agrada.
5Primamente nel mondo agrado pace,
unde m’agrada vedere
omo e robba giacere
in boschi, al certo, sí come in castelli;
e m’agrada li agnelli
10lungo i lupi veder pascere ad agio;
e m’agrada a misagio
rappador saver tutti e frodolenti;
e agradami veder fuggir carizia,
sorvenendo devizia
15e abondanza, che pasce e che reface
tutte affamate genti,
unde vanno gaudenti
giocundando e laudando esso che ’l face.
Ben m’è saver de re che vizi scusa
20e casto e mansueto e pur se tegna,
nel cui regno ragion, non forza, regna,
e che l’altrui non cher, né ’l suo mal usa;
e bel m’è manto alt’omo umil savere;
e bel m’è forte segnore
25che rende salute e amore
a soi debel vicini; e bel me sae