Pagina:Guittone d'Arezzo – Rime, 1940 – BEIC 1851078.djvu/52

48 canzoni d'amore


che non aggia temenza
perché tant’alta sia,
ché giá per gentilia — non vene orgoglio;
ma en ciò non fallire
30li po gioia sentire;
ed omo che desia
de su’ par segnoria — laudar non voglio.
     Tant’alto segnoraggio
ho disiato avere,
35non credo aver ned aggio
al mondo par, secondo mia valenza;
e ciò considerando
quanto e dolze e piacere
su me distese amando,
40vecino foi che morto di temenza.
Ma vaccio mi riprese
un pensero cortese:
com sempre gentilezza
face locare altezza — en pietanza.
45Allor temor demisi,
fedeltá li promisi;
como l’avea en coraggio
lei feci prender saggio — per semblanza.
     Poi ch’aprovò lo saggio
50con fina conoscenza,
ch’era di fin omaggio,
ma’ fo suo segnoraggio — conceduto.
Nel suo chiarito viso
amorosa piagenza
55fue d’alto core miso,
ch’el senza ciò non mai fora partuto.
Quando de ciò m’accorse,
tal gioia en cor me sorse,
che mi face affollire:
60e veggio pur grazire — me ’n sua plagenza.
Adonque non dannaggio