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annotazioni ai sonetti ascetici e morali 363


bisogno», cioè ad esso giunge, fa capo ogni bisogno. E voi operatore speciale di reggimento, accrescete ogni pensiero, ogni amore, ogni studio per valere (o: validamente): io m’avvedo che il vostro valore è messo alla prova nel miglior modo sempre per un miglior sapere. Nel vostro reggimento buono si rivela alla prova il vostro oro; ora comprendo ch’esso è posto al fuoco e ciò vi piace, perché un grande compito non può esser desiderato che da un grande cuore.

v. 18: «ovreri». Ho creduto necessario emendare cosí l’«overi» del ms. che non dá senso. Il Val. e il Mon. emendano «avere» e, nel verso seguente: «pensere»; ma qui la rima è «eri» e non «ere»; si vedano «misteri» e «cavaleri» della stanza precedente.

158, v. 1 . Che «valore» sia femminile e sia quindi da seguire la lezione del ms. B che ha «nova», laddove A legge «novo», è accertato dalla rima «creata». Femminile è anche «dolzore» alla provenzale, nel v. 4, dove abbiamo invece seguito il ms. A, cavandosela B ambiguamente con un «novell’adduce e dolce in me dolciore». Cfr. anche il v. 11, dove A legge «che novella dolzore»; ma è da preferire la lezione di B per non avere la ripetizione in rima della stessa parola.

v. 7 . Lezione di B; A legge: «a memora del novo vostro vigore»; comunque il verso risulta irrimediabilmente ipermetro.

160. Il son. è nel ms. I introdotto con la rubrica: «f. Guiton sonetto per la sopra ditta lettera». Si riferisce infatti alla lett. XXVI: Mer., p. 323 segg.

v. 11 . Il senso è: dá a voi voi stessi, cioè la vostra vita e quanto possedete.

vv. 17 — 18 . Intendo: quale colui che imbrattasse il vestito ed egli si affannasse per adornare il viso ed i piedi.

161. v. 14: «gira» è del ms. B e lo preferisco alla lezione «tira» di A e C, seguita dal Val., anche perché ha riscontro nella canz. VIII, 51 .

162. Il son. è collegato col precedente; cosí infatti si trova nel ms. A, laddove tra i due c’è nel ms. B il son. 160 che va collegato, come segnalò il Santangelo e fece il Mariano, con