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272 | sonetti ascetici e morali |
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Del color de la porpore che si depinge a l’ale de l’Amore.
Lo porporigno colore de l’ale
segna che ’l ditto guai sia passione
di tormenti e di dolor mortale,
ché pur di porpora è ’l color penale.
5Passion di morte la scrittura spone,
unde dico mortal en cui si pone,
e ’n mortal si vede condizione
per desiderio d’un ardor ferale,
disceso de essa passion di morte
10dentro dal core in de l’alma nata.
Ma amando pensosamente forte
la forma qual sia a lui atalentata
che consuma ardendo la ria sorte,
morte nel viso avendo figurata.
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De ciò che l’Amore opera, e ’n prima de l’ale.
Appresso che fatt’agio discernenza
di passion di lui, cui morte scrivo,
e ’n proprietá desceso lor nocenza
per ragion en cuor di catun cattivo,
5mostro l’operazion per esperienza
quanto lo sforzo di lor sia nocivo.
De le quai prima snodrò la sentenza
de l’ale soe per argumento vivo:
l’ale en cui si figura no è senza
10segnal ch’el sia ligier en cor voglivo.
Donque sto guai lascivo è volante,
como dissolto al gel, lá dove i piace,
che mai no si riten senza ligame.
Per l’ale und’è ’l mortal en cor mutante
15di mal en pegio ciascun’ora el face
en voler del reo ben quasi che brame.