Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
di frate guittone d’arezzo | 269 |
Cominciase la singulare disposizione de l’Amore.
Quando donque guarire
de sí gran malattia
sí ligier om porria,
ben seria disorrato
5qual piú fosse pregiato
nol voler consentire;
però prendi ’l desire,
en cui regna barnagio,
de non soffrir tal onta,
10ché pur di pregio smonta,
lo nemico obedire.
241
Cominzase la singulare sposizione del ditto Amore.
Poi ch’hai veduto Amor cum si ritrae
e simel proprietá d’alcuna forma,
vogliàn veder significanza ch’hae
e mostrar singularmente per norma
5le soe figure come ’l nome forma,
e che de gli artigli e turcascio fae,
e perpugnabel foco che trae,
fiamma entien, saitte d’arco en orma.
Nudo, cieco, di garzonil fazione,
10che giá non fu ritratto en tal essenza
dai savi senza ben propria cagione,
che d’onni cosa fanno esperienza.
Unde d’Amor fan esta divisione,
onni soa parte sponendo a nocenza.