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268 | sonetti ascetici e morali |
TRATTATO D’AMORE
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Questa è la disposizione de la figura de l’Amore e de tutte le soe proprietá come porai entendere e per la figura vedere. Ovra di Fra Guittone d’Arezzo.
Caro amico, guarda la figura
’n esta pintura — del carnale amore,
sí che conosci ben la enavratura
mortale e dura — ch’al tu fatt’ha core,
5e lo venen che porge cum dolzura
carnal d’arsura — ad ogn’amadore;
a ciò che, conosciuta soa natura,
ti sia ben cura — fuggir tuo furore:
ch’Amor, cum vei, si pinge figurato,
10e innavrato — ciascuno amante
per van simblante — enfin al morire.
E quasi el desire — d’esser curato
d’uom sí piagato — dico esser carante,
remedio dottante — il su’ largire.
Qui de’essere la figura de l’amore pinta sí ch’el sia garzone nudo, cieco, cum due ale su le spalle e cum un turcascio a la centura, entrambi di color di porpora, cum un arco en man, ch’el abia ferito d’una saitta un giovene enamorato cum una ghirlanda in testa. Cum l’altra man porga un’asta cum fuogo di cappo; e per gli artigli si abbia le granfe de astore.