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di frate guittone d'arezzo | 243 |
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L’amicizia.
Amistade d’envidia è medicina
e de leggero piaga onni sua sana,
ché preziosa è sua vertude fina
4e bono è ’l maggio di natura umana.
Luce del mondo e spezial larga vina,
che ’n terra fai di bene onni fontana,
pane de vita e le dolzor cocina,
8devina grazia en lei giunge mondana.
E so’ gaud’è l’autrui come ’l su’ bono,
e essa è d’uman ben tutto savore,
11in cui bono sa reo e dolze amaro.
Vivendo senza lei mort’è ciascono,
e pover tutto ’l più ricco signore,
14e miser fort’e vil tutto ’l più caro.
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La temperanza.
Temperanza di corpo è sanitade;
vita li allunga e gaudio in lui retene;
e tolle lui dolore e ’nfermitade
4e cure troppo; e pace in lui convene;
e presta a scienza tempo e caritade,
e contr’ogni aversar d’om pugna bene,
e dá di corpo ad alma podestade,
8ed in amor di bon lei lo contene.
Onni vertù in lei pasce e congaude,
e catuna di lei riceve aiuto.
11Oh, quanto coronata è ben sua laude!
Temperat’omo in part’è onni tenuto:
a pena più pregiato alcuno s’aude,
14ché bon v’è tutto e mal nullo ’nvenuto.