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di frate guittone d'arezzo | 241 |
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La scienza.
De vertù de scienzia, il cui podere
e valor grande po nullo stimare,
merto avan t’è; però che savere
4condur vertù vol tutte e allumare.
E dico, poco onne vertù valere
e onni bono, u’ ben no scienzia appare.
Vivanda sale e pan mensa rechere,
8ma via più vertù scienza in onni affare.
Scienzia è luce, cibo e medicina,
scudo e spada, che difende e vince:
11grandezza, onore fa sovra ben tutto.
No è giammai, seguendo essa, roina;
e onni bon, con lei tenendo, vince,
14e, senza lei, di parte onn’è corrotto.
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L’umiltá.
Tu, costante e sicuro fondamento
de vertù tutta e guardia, umilitate,
for cui del tutto vanno in perdimento
4perdon, grazi’ ed onor, e son sdegnate;
e in cui prendon pregio e piacimento
e da Dio e da om son meritate.
Teco tenendo, nullo è cadimento,
8ni male alcun sor te ha podestate.
Tu onni iniqui e rei vinci de leve,
non sol corpo ma core seguon tee;
11diavol conquidi e Dio fai che voi fare.
Al poder tuo non po poder, né deve;
ben è beato quelli, ove ben see,
14e dove no, miser del tutto appare.