Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
di frate guittone d’arezzo | 235 |
i vizi
175
La conoscenza della carne e del mondo è causa del male.
Nescienza e piú scienza carnale
e secular, di mal tutt’è cagione,
ché, conoscendol chiaro, null’ama male,
ni mette in che no ama operazione.
5Ma carnal scienza ai soi mostra sol vale
in carne procurar delettazione.
Superbi, avari e van! Simil e tale
lor scienza in mond’amar mostra ragione,
e carne o mondo amar è propia vena;
10unde malizia tutta e vizio appare
ch’a periglio e a morte el secul mena.
E quanto scienz’è tal maggi’e piú chiar’è,
maggio nel detto amor voglia fa piena;
e quanto piena piú, piú fa mal trare.
176
La superbia.
Superbia, tu se’ capo di peccato;
per te pecca chi pecca in mod’alcono;
vizi tutt’altri inforzi e cresci ’n stato,
vertú onni distruggi in onni bono.
5Vizio de diavol se’ propio provato,
e tutt’i toi spezial figli soi sono;
tu solo contra Dio sempr’hai pugnato,
e ch’ello ti sostegna io non ragiono;
ma fund’e funderae tei e i toi tutti,
10con diavol padre vostro in mal tutto
e in cel e in terra haveli strutti.
Mort’ha ’l mondo, montand’onni corrutto;
montati affigge, lor temor desdutti:
e catun quasi in fin ruina strutto.