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226 sonetti ascetici e morali

Renovi en voi, renovi uso e talento,
e con novo stormento
15novo canto cantare in novo amore
del novel bon Segnore,
und’è ben novo, e veglio ha nascimento.
     E novo e veglio lui siate tuttore
novel bon servidore,
20perché la nova sua vita, ove sento
novo e pien piacimento,
v’adduca en novo de sant’om lausore.

159

Esorta alla riconoscenza verso Dio, amando la virtú.


     Messer Berto Frescubaldi, Iddio
riccore, amore ’n fio
e pregio e gaudio ha voi non poco dato.
Ahi, che laido è, che villan, che rio,
5se ’l mettete n’obbrio!
Or non è fallo e mal sí disorrato
     non render lui fedel fedel desio?
Come, se non así, io?
Segnor terren rend’om com’ha mertato;
10e fatto ontoso e villan nullo mio
tegno giá, quanto s’io
di ben mal rendo e non di ben bon grato.
     E voi, mercé! Non piò villan ch’altrui
lo cor vostro sia lui,
15ché non servigio d’om cred’obbriate;
non donque isdegnate
che vizio odiare e vertù amar cher voi.
     Acciò che degna che fatto vo siate
e che far vol mertiate,
20piacciano voi piacer sí degni soi,
e io piacciavi poi
che ’n me piacete e amo in veritate.