Pagina:Guittone d'Arezzo – Rime, 1940 – BEIC 1851078.djvu/194

190 sonetti d'amore

102

Come deve comportarsi l’uomo che è conosciuto dalla donna.


     In che modo po l’om sí dire e fare
como mestere in tale cosa fae?
S’è conto sí ch’a lei possa parlare
4(che vale più, com più conto li stae),
     dirá ch’alcuna volta e’ vol mostrare
cosa che lei conosce e sae,
ch’è laida sí, che troppo li dispare;
8che amendar ne porá, se vorrae.
     E se dice: dill’ora!, el li può dire
ch’è cosa a dimostrar rimotamente,
11s’ella non se ne vol disabellire.
     La donna poi se pensa, e ’l fatto sente;
e, se per altra guisa e’ de’ avenire,
14però li avene a ciò che gli è piacente.

103

Chi è sconosciuto cerchi ogni modo per farsi conoscere.


 
     Chi no è conto de’ fare altro viaggio;
ma chi per alcun modo essere pone,
faccia che sia, sì farà come saggio:
4ché pur può far, se ben mettese a cione.
     Che se l’omo da prima è lei salvaggio,
en opo più salvatichezza pone,
sé vergognando, e parlali d’oltraggio;
8per che tard’ha de lei ben sua ragione.
     Ma s’elli è conto, in oso e ’n dire e ’n fare,
ed ella in ascoltare e ’n consentire,
11hanno più agio a far ciascuno afare,
     sì che grave li può gioia fallire:
ma tuttavia sì voglio eo dimostrare
14modo altro a’ quel, s’a ciò non sa venire.