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124 canzoni ascetiche e morali


per casi due: un che quant’om maggio,
95maggio esser dea bono, ben seguendo;
altro: voi pro piú prode; è mal dannaggio.
     Tutto mondo, signori, vi guarda e sae
che ’l male e ’l ben restae
di vostra terra in voi, sí com’ho detto.
100Pensate adonque retto
quanto in tanto aspetto
men d’onor e onor esser voi poe.
De tiranni e di regi assai trovate;
merzé, non v’assemprate
105a tiranni di lor terra struttori,
ma a Roman boni, in cui ver valor foe;
ed essi veri di boni son miradori.
     Honor prode e piacer saccio ch’amate,
ma non onor stimate
110donar possa che bono, ni pro che onesto:
diritto e onor lesto,
dispregio a esso mesto,
dannaggio si po, mei che prode, dire;
piacer e gioi non mai onque conquista
115om bon d’opera trista.
Honor prode e piacer sol si procaccia
a piager d’essi, a cui sol bon plazire
in fare e dir, che con vertú si piaccia.
     Due furo sempre e son in salir scale,
120unde salsi om e sale;
son este due malizia e bonitate.
Saglir per malvestate
so ch’ontoso pensate,
penoso mantener, ruinar leve;
125e quale in fine son non ruinati,
nulla u par tornati?
Grandezza di bontá piena e d’onore
tenesi in gaudio e pace, e non in breve,
ma perpetual è: reggela amore.