crudele e duro segue e ven tuttora,
ché catuno a venire
se pena a ciò che paghi el suo talento,
e con più ci ha d’aver, più ci ha rancura; 35ché non li pagheria el suo volere
chi li desse ’n podere
lo mondo tutto a tutta sua piagenza:
sempre averia voglienza,
che lo faria languire e tormentare. 40Cosí giá mai posare
non po la mente, tant’è tempestosa,
da poi ch’è d’esto secol disiosa.
Sempre hanno a possedere
quelli che servon Dio più piacimento 45e di travaglio meno e di bruttura;
ma se quanto vedere
po l’omo ad esto secol di tormento
sostenesser servendo a fede pura,
sí fora mei più ch’eo non porea dire; 50che non serebbe avere
quantunque ha d’esto secol di piagenza
for la Dio benvoglienza;
perch’è cosa che poco ave a durare,
e poi lo tormentare 55dura mai sempre, ché fallir non osa;
né dei servi de Dio gioi dilettosa.
Donque pon ben vedire
quelli che mondan hanno intendimento
che troppo ha li ’n poder mala natura. 60Qui hanno a sostenere
poco molto di bene a gran tormento;
apresso pon vedir s’hon aventura
di perder quel riccor, lo cui valere
non se poria mai dire, 65e dura tutto tempo for fallenza.
E lá du’ no guerenza