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110 | canzoni ascetiche e morali |
chi non rendere dea grazi’e amore?
45Mercé, car meo Signore:
datemi in vostro core
alcuno loco ov’albergh’eo, se lice.
Messer mercé, padre, in pietate:
vostra paternitate
50bene in me sempre operate,
se la divina meglio operi in voi.
XLI
Ammonimento al conte Guido Novello.
Guido conte Novello, se om da pare
ingiurie porta magne in pace, è manto;
ma via piú troppo, se da suo menore;
e molto avante, ben de mal rendendo.
5E dea tal mai chi prende ingiuriare,
o non bono alcun fare a bono tanto?
Villan troppo è maggio a chi maggiore
no studiar molto a bon bon respondendo;
e quanto piú de bon rendere male!
10E se da om omo anta
e tale, da Dio piú quant’ha?
Quanto e’ meglio è, maggio
laid’è laidir l’oltraggio.
Dio donque, re dei rei, bon di bon quale?
15Voi tenuto maggio intra i maggiori
e non piú grande che discreto e retto,
meritando e grazendo ov’è non merto,
serete solo in Dio donque indescreto?
Tutte descrezion, tutti valori
20per vili, vani e per ontosi metto
de chi non bon lui, bono tanto esperto;
e chi lui bono, e’ha bon quanto dea queto.