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di frate guittone d’arezzo | 101 |
55sol per gaudere un’ora.
Ahi, perché non labora
per istar mai sempre a sí gran gaudimento?
Viva e surgente vena,
la qual ben tutto mena,
60preziosa reina — celestiale,
per tua santa mercede
sovra de noi provede,
ché forte ciascun sede, — forte male!
Ma tu, che poderosa,
65cortese e pietosa
se’ tanto, mette in noi consulamento!
XXXVII
A san Domenico.
Meraviglioso beato
e coronato — d’onore,
onor sé onora e cresce,
a guisa de pesce — in gran mare,
5e vizio s’asconde e perisce
e vertú notrisce — a ben fare,
sí come certo appare,
per te, Domenico santo,
unde aggio canto — in amore.
10O nome ben seguitato
e onorato — dal fatto,
Domenico degno nomato,
a domine dato — for patto!
Chi tanto fu per Dio tratto,
15giá fa mill’anni, in vertute,
d’onni salute — coltore,
agricola a nostro signore,
non terra, ma core — coltando,