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villa composta di diverse costruzioni e adorna dal lato di levante di una torricella che sembrerebbe quasi eretta per difesa. Costruita fin da’ tempi antichi dai Guicciardini, divenne durante l’assedio di Firenze il quartier generale degl’Imperiali e servì d’alloggio ai comandanti di quelle soldatesche, raccolte da tutti i paesi. Tuttora una sala porta i segni della presenza di quei signori nella villa, e molte scalfitture fatte con arme bianca mostrano com’essa servisse di sala d’armi per l’esercitazioni dei capitani assedianti. La villa Guicciardini fin dalla metà del secolo xvi si chiama la Bugia in onta alla storia fiorentina scritta entro coteste mura dallo storico Francesco Guicciardini che la possedeva.
Dai Guicciardini, passò ai Nerli, ed attualmente è di proprietà dei Morrocchi.
La prima volta che si trova nominata in qualche documento la chiesa di S. Margherita a Montici, o Montisci, è nel 1229, epoca nella quale era patronato delle famiglie consorti Amidei e Gherardini che avevano possessi su quei colli. Posta in favorevolissima posizione quasi a cavaliere di Firenze e della valle dell’Ema, la chiesa fu già una specie di fortificazione, e ce lo dice tuttora la vecchia torre o campanile che sebbene restaurata piuttosto barbaramente e ridotta ad altra forma, serba sempre l’impronta dell’antica costruzione solida e maestosa.
A cotesta torre si riferisce un fatto che dopo la metà del xiv secolo commosse non poco la città di Firenze. Fra le due nobili famiglie dei Gherardini e dei Da Panzano consorti dei Ricasoli erano insorte delle rivalità che presto degenerarono in contese ed in una