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I.

Il bel sole di primavera s’avvicina lentamente all’occaso gettando i suoi raggi dorati sulle vaghe colline che circondan Firenze. L’alito serale spira soavemente, agitando le tenere foglie degli alberi, mentre gli augelletti gaiamente gorgheggiando vanno a nascondersi fra i boschetti profumati da mille variopinti fiorellini.

Una folla vivacissima, variata, s’avvia verso la campagna e percorre tranquillamente i serpeggianti giri del viale de’ Colli.

Natura ed arte unite insieme non potevano ideare una situazione più incantevole, una passeggiata più deliziosa di questa, dove uno può saziar liberamente il suo sguardo contemplando i più bei colpi d’occhio, i più bei quadretti viventi che sia mai stato possibile d’ideare.

Nulla manca a render variati e piacevoli cotesti luoghi deliziati dal più vago sorriso della natura. Là