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barriera di s. niccolò | 75 |
convitto che ha tuttora vita assai fiorente. Ampliato in alcune parti il locale, esse vi aggiunsero una nuova chiesa di stile ogivale, eretta col disegno e sotto la direzione dell'architetto Bartolozzi e dell’lng. Picchioni.
Nei locali dell’ Educatorio è compreso anche 1’antico refettorio dei Vallombrosani nel quale si ammira tuttora il vigoroso e brillante affresco di Bernardino Poccetti che rappresenta le nozze di Cana.
Sorgane. — È un modesto borghetto di poche case posto lungo la Via di Ripoli nel luogo dove in antico furono due case da signore. Una di queste è la villa di proprietà Perosi della quale diamo successivamente le notizie, l’altra ha oggi quasi perduto apparentemente i caratteri di villa. Il borghetto di Sorgane era compreso in antico fra i beni dei Malispini e dei loro consorti i Tebalducci, i quali ai primi del xv secolo vi possedevano tuttora una casa ad uso d’osteria.
La villetta oggi Caciali era nel 1427 di una famiglia Pecorini dalla quale passò negli Orlandini nel 1450 e da questi nel 1649, per donazione di Alessandro che dimorava a Lione, nel Conte Alessandro di Villanova, francese. I procuratori di lui la vendevano nel 1696 ad Andrea Buini e da lui passava nel 1764 per eredità nel Cav. Niccolò Quaratesi padrone della vicina villa del Palagio, del quale questa villetta divenne un annesso.
Da Sorgane ebbe origine la famiglia Del Lungo che anche nel xviii secolo vi possedeva alcune case.
11 Palagio. - Villa Perosi. — A mezzogiorno del borghetto di Sorgane, rivolta verso il piano della Pieve, sorge questa villa che, a giudicarlo dall’antico nomignolo di Palagio, deve avere avuto un giorno notevole importanza. Doveva esser in origine uno dei molti possessi che la potente consorteria dei Tebalducci, Guglialferri e Malispini ebbe in questo tratto della pianura di Ripoli e forse fu qui uno di quei palagi che dopo Montaperti i Ghibellini distrussero in danno de’ Malispini di parte Guelfa. Nel 1427 però il Palagio era degli Arrighetti-Corsetti, in origine legnajoli, che nel xiv secolo erano già divenuti ricchi ed autorevoli. Monna Andrea vedova di Corsetto Arrighetti vendè nel 1451