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barriera di s. niccolò 67


Sull’angolo della via è un tabernacolo fatto edificare da’ frati della Badia a Ripoli ai primi del xviii secolo, contenente un mediocre affresco che raffigura l’Assunzione della Vergine.

Il Merlo Bianco o La Mattonaia. - Villa Pecchioli. — È una bella e comoda villa che, circondata da un vago giardino sorge a destra della via, oltrepassato appena il casale della Mattonaja. Antichissimo è il nomignolo che essa porta di Merlo Bianco del quale non è facile trovare l’etimologia. I più antichi possessori di questa casa da signore sono i Guerrucci lanajoli che ne erano padroni anche nel 1427; Brigida di Francesco Gruerrucci sposando uno dei Meliini portò in questa famiglia la villa del Merlo Bianco. Restò ne’ Mellini fino all’anno 1630 nel quale, per legato della madre Gostanza Mellini, andò al figlio Lorenzo Palmieri. Gli ufficiali de’ Pupilli n’entrarono in possesso, come beni dell’eredità del Cav. Francesco Palmieri e fratelli e nel 1723 a dì 21 febbrajo la vendevano ad un Domenico Grazzini d’una famiglia del Piano di Ripoli.

Ma questi Grazzini tennero per poco il possesso della villa, perchè il 23 dicembre del 1726 Matteo di Damiano la rivendeva al Barone Andrea Del Pugliese di una delle più antiche e cospicue famiglie d’Oltrarno. La Baronessa Teresa Antinori vedova di Andrea Del Pugliese, che morì nel 1763, adempiendo al testamento del marito, lasciava erede di questo possesso Caterina moglie di Lorenzo Buonaccorsi Perini e questa famiglia conservò la proprietà della villa fino all’anno 1825 nel quale un altro Lorenzo Bonaccorsi l’alienava a Serafino Quercioli. Da’Quercioli passava modernamente per eredità nei Pecchioli padroni oggi dell’antica villa.

Il Santo Nuovo o il Monastero di S. Jacopo a Ripoli. Istituto Gualandi per i Sordomuti . — Diomicidiede Del Dado della nobile famiglia Lamberti e Madonna Orrevole sua moglie edificarono attorno al 1200 un oratorio con annesso un fabbricato ad uso d’ospizio, dedicato a S. Jacopo apostolo e poco dopo lo donavano al Vescovo di Firenze Giovanni da Velletri. Nel 1219, vennero da Bologna guidati dal Beato Giovanni da Salerno dodici frati del nuovo