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barriera di s. niccolò 57


Castello di Remoluzzo. - Casa e Torre Galletti . — Un massiccio torrione, un’altra torre scapezzata e dei tratti di grosse mura cadenti che sorgono vicino alla chiesa di S. Maria sono i resti dell’antichissimo castello o rocca di Remoluzzo che costituiva tutt’un’insieme di fortificazioni col sottoposto castello di Remole poi ridotto a gualchiere d’arte della Lana. I ricordi di questa rocca sono remotissimi e cominciano da’ tempi in cui gl’imperatori di Germania ne davano fin dal xii secolo il possesso alla Badessa di S. Ellero. Più tardi l’ebbero i Compiobbesi padroni anche del non lontano castello di Montauto ed in mano loro restò fino a che la famiglia, quasi disfatta dalle fazioni, dovette subirne la confisca. Dal secolo xiv il vecchio castello fu così abbandonato ed a poco alla volta si ridusse nello stato di pittoresca e grandiosa rovina nel quale lo vediamo oggi.

Chiesa di S. Maria a Remoluzzo. — Framezzo agli avanzi grandiosi del vecchio fortilizio che occupava la vetta del ripido poggetto sorge la chiesa che in antico si chiamava S. Maria al Castel di Remole . Piccola di proporzioni, conserva in gran parte la struttura originaria della chiesa medievale colle grosse mura di pietre conce, con la tettoia a cavalletti e le anguste finestrelle che scarsamente la illuminano. Fu la chiesa del castello, prima delle monache di S, Ellero, poi de’ Compiobbesi e fino a’ tempi moderni continuò ad esser parrocchiale d’un piccolo popolo riunito più tardi a quello di S. Michele a Compiobbi. La chiesa di Remoluzzo rimase semplice annesso o parrocchia succursale. Sulla facciata ha uno stemma antichissimo de’ Compiobbesi e sull’altare un dipinto della scuola di Andrea Del Sarto raffigurante la Vergine col bambino Gesù e S. Giovannino.

Tradizionalmente il popolo attribuisce a questo dipinto per il quale nutre somma venerazione, una grande antichità; ma se un’antica immagine esisteva nella chiesa essa dev’essere stata sostituita ne’ passati secoli con questa che non è anteriore al xvi secolo.

Il patronato della chiesa fu in origine delle Monache di S. Ellero alle quali si sostituirono nel xiv secolo i Com-