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barriera di s. niccolò | 53 |
Alla casa era unito un mulino, oggi di proprietà Sani che fino ai tempi moderni subi i passaggi della vicina casa da signore.
Nel punto in cui l’Arno e la strada che ne segue il corso descrivono un ampio giro attorno all’erto poggio di Montauto si trovano le poche case dell’antico villaggio di Compiobbi, il nome del quale divenne in tempi moderni proprio del borgo ora ampio e popoloso che si trova sull’opposta riva del fiume (Vedi nel 1° Volume dei Dintorni- Compiobbi).
Fornaccio. - Casa Di Colloredo. — Oggi è semplice casa colonica; ma fu una delle molte case da signore dei Compiobbesi che ai primi del xv secolo era dei Salviati i quali acquistarono molti dei beni di quell’illustre famiglia. Nel 1532 era dei Tanagli e più tardi fu di Simone Simoni, il quale con testamento del 1588 la lasciava ai Frati di S. Croce appena fosse estinta la sua famiglia. Morta nel 1688 Teresa Simoni, i frati vi entrarono in possesso e l’ebbero fino al secolo decorso.
Docciolina o La Doccia. — E un piccolo gruppo di case posto lungo la Via di Rosano a breve distanza dalla chiesa di S. Michele a Compiobbi. Ebbero qui una casa da signore i Compiobbesi fino dal xv secolo; passò dipoi per ragioni di dotali nei Tedaldi ai primi del secolo successivo e più tardi il possesso andò diviso fra la Cappella della Madonna del Rosario in S. Michele in Compiobbi e le Monache di S. Elisabetta del Capitolo. Ora la proprietà è della chiesa di Compiobbi e dei signori Ugolini.
Li Stelli. - Villa Ugolini . — Faceva parte dei possessi antichissimi dei Compiobbesi e forse il nomignolo attuale è la corruzione d'Ostelli probabilmente derivato dall’esistenza in questo luogo d’un albergo o d’un ospizio. Fu dipoi de’ Tedaldi e quindi della famiglia Nelli.
Chiesa di S. Michele a Compiobbi. — Sorge sulla riva dell’Arno in faccia al popoloso borgo del Ponte o delle Falle, oggi chiamato di Compiobbi. Antichissima d’origine, essa nulla serba del suo originario aspetto, essendo stata completamente trasformata col volger degli anni. E piccola, di forma rettangolare e sulla facciata che guarda il fiume serba tuttora lo stemma dei suoi antichi patroni, i Com-