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barriera di s. niccolò 51

glia Portinai!. Nel 1427 il possesso era diviso per metà fra Giovanni d’Adovardo e suo fratello Folco ed in proprietà della stessa famiglia lo troviamo anche a’ primi del xvi secolo. Pietro Bonaventuri e Bianca Cappello dopo avere acquistato la non lontana villa della Tana, compravano per maggior comodità del loro possesso anche la villa della Fonte che nel 1580 troviamo registrata nei catasti come possesso della Gran Duchessa Bianca Cappello. Dopo la misteriosa morte di lei e del marito Francesco I de’ Medici questi beni pervennero nello Spedale di S. Maria Nuova per donazione fattane dalla Bianca la quale nel libro delle Decime del 1588 trovasi qualificata, non più come Gran Duchessa; ma semplicemente come «Mona Bianca Bonaventuri nata Cappello».

Oratorio di S. Niccolò di Bari. — Nella località chiamata gli Agi, a’ piedi del colle di Majano, è quest’antichissimo oratorio fondato nel 1394 per testamento di Giovanni di Riccardo de’ Cerchi il quale, fattosi di popolo, aveva cambiato l’avito cognome in quello di Riccardi. Nel far testamento egli ne affidò il patronato all’Arte de’ Mercatanti. Sulla porta di questo oratorio che conserva in molta parte la sua antica struttura, è incisa questa iscrizione: Questa chiesa a fatto fare le rede di Giovanni di Biccardo de 9 Cerchi per V anima di detto Giovanni e di Biccardo suo padre e di tutti i suoi discendenti anno 1394 del mese d’agosto. L’oratorio, che è di proprietà Fossi, conservava fino a pochi anni addietro una tavola di scuola fiorentina del xiv secolo colla Madonna e varj Santi; ma oggi non vi esiste più.

Majano. - Villa Bassetti. — Sopra una collinetta che quasi isolata si solleva fra la base del poggio dell’Incontro e la riva dell’Arno sorge un grandioso e solido fabbricato, il quale, nonostante le trasformazioni e le riduzioni subite, rivela l’antichità della sua costruzione. Lo circonda tutt’attorno un muraglione che sostiene una specie di prato sul quale corrisponde l’antico ed ampio portone d’accesso; ed altre parti costruttive più o meno alterate servono a dimostrare come l’ampio edifizio dovesse avere in origine forma d’un castello. E forte come un castello, quale l’esigevano le condizioni de’ tempi doveva essere il palagio che