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Gello. - Casa Procacci. — Nel 1427 era casa da signore di Tommaso di Matteo, un discendente del quale Lodovico di Antonio (Mattei) la vendeva nel 1458 a Niccolò di Francesco Corsi. Il figlio di questi Agnolo, nel 1505 ne faceva donazióne a Lorenzo di Mancino Sostegni marito della di lui figlia Ginevra. Francesco di Lorenzo Sostegni che stava al commercio, non vi ebbe prospere le sorti e gli ufficiali deputati sui di lui affari vendevano nel 1573 la villa ad Antonio di Fiero Berti. Poco dopo, nel 1597, i procuratori del figlio di lui Iacopo, rivendevano la villa alle Monache della Regina Coeli o di Chiarito che la possedettero fino alla soppressione francese.

Il Lago o il Foderacelo già la Torraccia. - Casa Procacci. ~ Ai primi del xv secolo apparteneva ai Ciuffagni da’ quali passò negli Alberti, che nel 1466 rivendevano la casa da signore con torre a Lazzero di Matteo Lachi. Saracina figlia di Francesco Lachi la portò in dote al marito Giovanni di Vincenzo Traversi e poco dopo nel 1580 la rivendè a Galeotto Banchi. Da quest’epoca i passaggi di possesso si succedono frequentissimi; nel 1594 va a Bastiano Del Guerra, nel 1597 ritorna nei Banchi, poi nei Capitani del Bigallo e Misericordia, nel 1500 negli Arrighi, nel 1617 nei Paladini, nel 1336 nei D’Adamo, nel 1651 nei Neroni-Stella, nel 1673 nei Bacchettini che nell’anno stesso la vendono ai Franceschi che ne rimasero dipoi lungamente padroni.

Rimaggio o ai Nardi. - Villa Piatti . — Questa villa era fin dai primi del xv secolo casa da signore della famiglia Carducci dalla quale, nel 1550 passò in seguito a sentenza in Galeotto Banchi, il figlio del quale Giovanni, la rivendeva nel 1585 a Domenico d’Antonio dei Berti speziali. Iacopo d’Antonio Berti l’alienò nel 1598 a Francesco Nardi da Vaglia, dal quale passò nel 1739 in eredità al Cav. Amerigo Francesco Altoviti padrone di altri beni nel popolo di Vicchio.

A confine con quello di Vicchio è il popolo di S. Maria a Quarto che si distende pei colli a tramontana della via Aretina e nel piano di Rimaggio.