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barriera di s. niccolò 29


Nel 1313 Aldobrandino Cavalcanti promise al Commenditore di S. Jacopo di erigere a sue spese accanto all’oratorio una casa, dove potessero abitare un prete ed un chierico; ma di questa casa coe dello spedaletto non rimangono oggi tracce e la chiesetta sorge completamente isolata.

Nell’interno di essa, oltre l’area del Beato Gherardo, ora in parte nascosta sotto il suolo, si veggono resti di affreschi del xiv e xv secolo e sull’altare è una piccola tavola della scuola d’Andrea Del Sarto, rappresentante la Vergine in trono col bambino Gesù ed ai lati genuflessi ed in atto di orazione, S Donnino ed il B. Gherardo. Interessante e pregevole assai è un tabernacolo o edicola di pietra assai ricca di ornati di carattere del xiv secolo. Nel timpano della cuspide è scolpita di bassorilievo la figura del B. Gherardo e nel basamento sono gli stemmi delle famiglie Bardi e Magli. Forse in origine doveva contenere o una statua, o dei dipinti o fors’anche delle reliquie del B. Gherardo.

Il grazioso edifizio, che fino alla soppressione della Commenda di Campo Corbolini restò sotto la dipendenza dell’Ordine di Malta, fu dai Granduchi affidato più tardi alla custodia dei Pievani di Villamagna dandone l’uso ad una compagnia che s’intitola di S. Gherardo.

Villamagna o S. Gherardo. - Casa Zappi. — Fu in origine casa da signore ed appartenne prima ai Bardi, poi ai Baroni Del Nero; più tardi i Del Benino la ridussero a casa da lavoratori.

Lasciando ora per un momento la via che si dirige a Castiglionchio, ritorneremo alla pieve di S. Donnino per una breve scorsa nel vicino popolo di S. Romolo a Villamagna.

Chiesa di S. Romolo a Viilamagna. — Su di una collinetta che fa parte del poggio di Montaguto sorge questa chiesa antichissima d’origine; ma talmente alterata dai restauri che vi furono fatti nel corso de’ secoli, che nulla conserva dell’originaria struttura. Situata in mezzo ai vasti possedimenti della potente famiglia Compiobbesi padrona un giorno dei castelli di Montaguto e Remoluzzo fu fin da