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24 i dintorni di firenze

Ottobre del 1539 ad Agostino di Piero Del Nero, il ricco cittadino che edificò in Piazza de’ Mozzi il palazzo oggi de’ Marchesi Torrigiani. Il figlio di lui Francesco, nel 1599, assegnava questo possesso per un valore di fiorini 4000 come dote alla figlia Lavinia moglie di Baldassarre di Lesnus Astudillo gentiluomo spagnnolo della corte Medicea. Da quell’epoca, all’antico nomignolo della villa fu sostituito quello dell’Astudillo col quale è tuttora designata. Per ragioni di fidecommisso la villa passò nelle famiglie Quaratesi e Cattani, già Cavalcanti e per sentenza del magistrato supremo del 3 Aprile 1764 venne assegnata ad Ottavio del Senatore Carlo Quaratesi dal quale passava nel 1771 nei fratelli Senatori Giovali Battista e Alessandro del Senatore Filippo Guadagni.

Castel Beiforte. - Villa Altoviti. — Nei più antichi ricordi, questa villa si trova sempre denominata il Castello e difatti, nonostante le trasformazioni subite, conserva tuttora i caratteri di un fortilizio, colle mura merlate ed un alta torre di difesa. La vecchia fabbrica è posta in una valle al disotto della strada di Villamagna, ma in antico la via passava più in basso ed il Castello poteva appunto servire di guardia e di difesa di quel passo importante. A chi appartenesse in origine non e facile determinare, perchè mancano in proposito speciali ricordi. Nel 1427 era di una Mona Niccolosa moglie di Filippo di Michele (Arrighi forse) e poco dopo, nel 1457, era passato in proprietà di Daniello Canigiani. Ed i Canigiani ebbero per lungo tempo cotesta casa da signore; nel 1563, per sentenza del Podestà fu concessa a Cammilla di Gismondo Ridolfi donna di Giovan Battista Canigiani; ma alla di lui morte avvenuta nel 1600 tornò ai nipoti Bartolommeo e Matteo di Cosimo. Rimasta in possesso della Marchesa Maria Canigiani, essa lasciava per testamento la villa, che allora si diceva Castel Belforte, al Bali Zanobi di Piero Girolami il quale n’entrava in possesso nel 1709 il dì 22 d’Aprile. Il Girolami restaurò la villa e l’antica chiesetta che vi era annessa dedicò a S. Zanobi. Oggi la cappella è ridotta ad uso di tinaja. Modernamente la villa è appartenuta ad una famiglia Corsini.