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14 | i dintorni di firenze |
e nelle familiari divise la villa toccò alla signora Paolina maritata in casa Morelli.
Oltrepassato il borgo della Nave, la strada corre lungo la riva dell’Arno e passa di fianco alla pittoresca pescaja di Rovezzano, dov’ebbero da questo lato alcuni mulini i Frati di Scopeto da’ quali passarono dipoi nei Missionari di S. Jacopo Soprarno.
Subito dopo, si entra nel popolo di Candeli, lasciando a destra la Via di Rimaggio che riprenderemo in seguito per illustrare i popoli di Vicchio e Quarto (Vedi stradale N. II).
La Lama. - Villa Riblet. — Anche questa località prese nome dalle acque che la dilamavano. Faceva parte nel 1427 de’ beni di Niccolò di Francesco Giraldi, il quale l’aveva a livello da S. Maria Nuova. Nel 1470 Ser Giovanni di Guiduccio notaro la comprò a vita sua e de’ figliuoli dallo stesso spedale e dopo di loro l’ebbe verso il 1534 Girolamo di Giovanni Biondi del gonfalone Lion Rosso. Alla metà del secolo successivo passò in Domenico d’Alessandro Di Nello che nel 1682 alienava la villa a Bartolommeo di Antonio Castellani, il quale la rivendeva nel 1690 a Francesco Domenico Margheri. Questi non la tenne che breve tempo, rivendendola nel 1698 ad Anton Maria Fabbrini, i successori del quale n’erano in possesso anche alla fine del secolo successivo.
La strada attraversa poco dopo il
Rimaggio così chiamato per essere il maggiore fra i rii o torrenti che vengono dal Pian di Ripoli. Il Rimaggio che scorre ai piedi delle colline di Candeli, Vicchio e Quarto, serve ad alimentare l’industria della lavatura dei panni alla quale si dedica gran parte della popolazione che abita lungo le sue rive.
Rimaggio o Ponte di Rimaggio. - Villa Cartei . — Di quest’antica casa da signore che oggi ha l’apparenza di una moderna villa signorile, si ha ricordo nel 1399 in una sentenza del giudice del Podestà di Firenze colla quale Gemma del fu Naldo Gherardini vedova di Filippo di Alamanno dei Cavicciuli, consorti degli Adimari, veniva messa