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barriera di san niccolò | 13 |
colo campanile della chiesetta una campana fusa da Giovanni Pucci nel 1332 fu trasferita nel 1394 alla Pieve.
Dopo la soppressione, la chiesetta divenne oratorio privato addetto alla vicina villa di Ripalta o di S. Lorenzo che apparteneva ai Sacchetti. Esso servì di cappellla gentilizia e di sepolcreto alle diverse famiglie che si succedettero nella proprietà della villa.
Ripalta o S. Lorenzino, poi le Sentinelle. - Villa Morelli Da Montauto. — Un ampio viale che muove di fianco alla chiesetta di S. Lorenzo a Ripalta, conduce alla grandiosa villa che dalla località e dalla vicina chiesa ebbe i suoi primitivi nomi. I più antichi possessori di cotesta casa da signore furono i Sacchetti e nel 1427 apparteneva a Tommaso figlio di Messer Tommaso cittadino illustre e discendente dal celebre novelliere trecentista Messer Franco Sacchetti. Col volger degli anni, la famiglia che aveva attorno a Firenze molti altri beni, non sembra avesse troppe cure per questa villa, talché nel 1534, quando Tommaso di Niccolò la dette in dote alla figlia Giuliana maritata in casa Capponi, fu denunziata al Catasto «come mezza disfatta». I Capponi non la possedettero a lungo, perchè gli Ufficiali del Monte, come creditori di Filippo di Niccolò Capponi la vendevano nel maggio del 1625 al Senatore Cosimo Catellini Da Castiglione. Alla morte del compratore, nacque fra gli eredi di lui una lunga lite in seguito alla quale il Giudice delegato a trattare la causa alienava il 24 Settembre 1707 la villa di Ripalta a Francesco ed altri figli di Fabio Feroni Marchese di Bellavista. Furono i Feroni, una famiglia che poteva additarsi siccome esempio per la magnificenza di adornamenti che profondeva in tutti i fabbricati di sua proprietà, che rialzò la villa di Ripalta dallo squallore nel quale era caduta; essa l’ampliò, l’abbellì di comodi annessi e di un giardino vastissimo circondato da muri che avevano sugli angoli delle vedette o casotti simili a quelli che nelle fortezze servono di asilo ai soldati di sentinella. Di qui le derivò il nomignolo di villa delle Sentinelle, sostituito affatto ai due più antichi. Alla morte dell’ultimo della famiglia Feroni, il Marchese Alessandro, avvenuta nel 1868, i beni passarono alle figlie