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barriera di san niccolò | 9 |
mata S. Pietro in Bisarno, perchè posta nell’isola che l'Arno dividendosi in due rami formava in questa parte del Pian di Bipoli. Dai ricordi che se ne hanno, può ritenersi che essa esistesse già verso il 1000 alla pari delle altre chiese parrocchiali vicine. In origine fu di modeste proporzioni e di forma rettangolare; più tardi vi furono aggiunte le cappelle le quali le dettero la forma di croce latina. La prima riduzione della chiesa deve riferirsi al secolo xiv nel quale alla copertura con tettoja a cavalletti vennero sostituite le volte a nervature di stile ogivale; ma le trasformazioni più essenziali che le tolsero in gran parte il carattere d’antichità vennero compiute dal xvii secolo in poi.
Le pareti della chiesa vennero in molte parti adorne di affreschi nel xiv, xv e xvi e di questi affreschi barbaramente utilati e poi coperti di tinta, si rinvennero le tracce in alcuni lavori di saggio eseguiti nel 1905. Per quando danneggiati cotesti dipinti che rappresentavano storie di San Pietro Appostolo e della Vergine, presentano tuttore un notevole pregio per la storia dell'arte e della chiesa in specie.
In fatto di opere d’arte, oltre i frammenti d’affresco, ecco ciò che è degno di nota: al primo altare a destra è un dipinto attribuito ad Alessandro Allori rappresentante la Concezione della Vergine, S. Anna e S. Giovacchino. Dietro l’altar maggiore è una tavola raffigurante la Vergine in gloria, col bambino ed i Santi Giovan Battista, Pietro, Sebastiano e Francesco d’Assisi. E opera di Santi di Tito del quale si legge nella parte inferiore la sigla S. T. All’altare degli Antinori, il secondo a destra, è un bassorilievo di stucco colla Vergine e il bambino, lavoro di carattere del xv secolo che era già in un tabernacolo in Via delle Lame. In sagrestia sono una tavoletta con S. Giovan Battista e quattro piccole parti di gradino colle mezze figure della Vergine, di S. Pietro, S. Paolo e S. Giovanni Evangelista, resti forse dell’ancóna della fin del xiv secolo che stava un giorno sull’altar maggiore. Nell’atrio della canonica, un giorno a forma di loggiato, è un lastrone funerario del xiv secolo nel quale è scolpita