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8 i dintorni di firenze


Bisarno o Le Lame. - Casa Sarsini. — Fu casa da signore della celebre famiglia Alberti fino dal xiv secolo. Francesco d’Altobianco Alberti la vendè nel 1437 a Piero di Ser Giovanni dei Gherardini di Ser Gherardo ed in questa famiglia restò fino a che per il fallimento di Giovanni Battista di Gherardo i beni di lui furono dai Sei di Mercanzia venduti a Gio. Battista di Antonio Del Rosso. Nel 1697 l'acquistava dai Del Rosso Giovan Battista d’Orazio Ruggeri che la rivendeva al Senatore Amerigo Antinori.

La Casa Bianca. - Villa Antinori. — Numerosi possessi avevano nel piano di Bisarno fin dai xiv secolo i Barducci-Chierichini, una delle più potenti famiglie d’Oltrarno padrona di palagi e case nella Via de’ Bardi. Fra queste sue terre sorgevano anche due case da signore che nel 1427 erano de’ figli di Barduccio di Chierichino. Una chiamata Bisarno fu ridotta a casa colonica, e quella che da varj secoli porta il nomignolo di Casa Bianca passò verso il 1470 nella famiglia degli Alberti del Giudice padrona d’altri beni in questi luoghi. Nel 1597 Maria d’Antonio degli Alberti vedova di Clemente dei Ridolfi di Borgo la lasciò al nipote Clemente del Cav. Niccolò Ridolfi, vincolandola al tempo stesso con un fidecommisso, in forza del quale pervenne ai primi del secolo successivo, per metà in Maria d’Orazio Cancellieri di Pistoja e per l’altra metà nei figli di Bartolommeo Bracciolini, pure di Pistoja. Nella divisione fra le due famiglie toccò ai Bracciolini e così l’ebbe in dote una figlia di Bartolommeo maritata a Mattias di Cammillo Talini di Pistoja. Alla morte di lei, restò parte al marito e parte ai parenti paterni e nel 1717 dai Procuratori di Innocenzo del tenente Pier Lorenzo Bracciolini e da Mattias Talini l’acquistava il Senatore Amerigo Antinori. Da quell’epoca la villa, che nonostante le trasformazioni subite serba diverse parti della sua antica costruzione, non uscì più dal possesso del ramo degli Antinori Duchi di Brindisi.

Chiesa di S. Piero in Palco. — Dall’essere stata edificata nel punto più elevato della pianura, per sottrarla alle inondazioni dell’Arno, venne a questa chiesa l’appellativo di S. Piero in Palco, mentre in antico fu pur chia-