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BARRIERA SETTIGNANESE. 59

del vicino castello. L’edilizio è piccolo, nè per le trasformazioni subite presenta pregi architettonici; il campanile soltanto, rifatto dalla famiglia Alessandri, è una discreta costruzione del XV secolo. In compenso della modestia delle sue forme, la chiesa è abbastanza provvista di opere d’arte, per quanto altre che l'adornavano e che avevano pregi rilevantissimi, fossero dagli Alessandri trasportate nel loro palazzo di Firenze. Oggi restano da ammirarsi i seguenti oggetti: una tavola colla Vergine e il bambino Gesù, ritenuta opera di scuola Senese del XIV secolo e che è parte di un ancora i cui scompartimenti laterali furono portati in casa Alessandri. Altra tavola colla Vergine, il bambino, i Santi Giovan-Battista e Antonio Abate e varj angioli di scuola fiorentina del xxv secolo, un gruppo di terracotta rappresentante la Vergine col bambino, opera del XV secolo rozzamente colorita, un busto di terracotta di S. Lorenzo, riproduzione antica di quello di Donatello che vedesi nella sacrestia vecchia di S. Lorenzo, un grazioso ciborio di marmo di scuola settignanese cogli stemmi Alessandri e Fabrini da Figline, un elegante lavabo di pietra della maniera di Giuliano da Majano, una piletta d’acquasanta sostenuta da una colonna del xv secolo, una croce processionale di rame del XIV secolo.

Mezzana. — oggi casa colonica Westbury, fu dei Del Manzecca padroni antichissimi di Castel di Poggio, poi degli Alessandri e nel XVII secolo degli Assirelli che costituirono la villa con altri beni come dotazione della loro commenda dell’ordine di S. Stefano.

Castel di Poggio. - Villa Forteguerri. — Sull’alto di un poggio situato fra le colline settignanesi, il Monte Ceceri ed il Poggio a’ Pini sorge colla sua massa bruna e maestosa questa villa che serba tuttora l’aspetto di un forte e ben munito castello.

Castel di Poggio, che occupa una delle più splendide posizioni del Valdarno fiorentino, appartenne in tempi lontani ad una famiglia Del Manzecca la quale aveva a Firenze le sue case nel popolo di S. Maria in Campo. Fieri e turbolenti gentiluomini, cotesti Del Manzecca esercitavano ogni sorta di violenze e di soprusi a danno de’ vicini