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54 I DINTORNI DI FIRENZE.

blica. In epoca più tarda la villa appartenne ai Griovannozzi genitori.

Montibeni o Montebene - Villa Bologna. — Fu della famiglia Sacchetti, poi nel XVIII secolo appartenne e servi di villeggiatura ai Padri delle Scuole Pie.

Strada di Vincigliata. — Dalla località detta il Cartone si stacca dalla via Settignanese la strada di Vincigliata che dopo breve tratto di salita passa dinanzi a S. Martino a Mensola, chiesa di remota antichità che sorge sopra un dolcissimo colle, lambito dal piccolo torrente Mensola. Una tradizione riprodotta da varj storici, vuole che essa nell’800 fosse un piccolo e modesto oratorio dedicato a S«Martino e che il Beato Andrea di Scozia, allora arcidiacono del vescovo fiesolano, la facesse riedificare unendovi un piccolo monastero dov’egli con altri pochi compagni andò a stare, prendendo la regola di S. Benedetto. Che la tradizione sia vera o no, è un fatto che la chiesa è antichissima e che verso il 1050 dai monaci benedettini era passata in possesso di certe monache dello stesso ordine che stavano già a S. Andrea in Mercato Vecchio di Firenze. Nel 1450 il convento, mal ridotto e privo quasi di monache, fu concesso ai monaci della Badia di Firenze che ritennero da quell’epoca il diritto di nominare i rettori della chiesa.

La chiesa fu restaurata più volte e fra le altre nel 1281, nel 1340 e finalmente verso il 1360, epoca in cui, distrutta l'antica architettura, fu ridotta secondo lo stile dei tempi e col carattere elegantissimo del rinascimento. Più tardi, nel XVI secolo, le venne aggiunto all’esterno un portichetto d’ordine toscano dì belle proporzioni, che fu restaurato nel 1857.

La chiesa è a tre navate, divise da colonne d’ordine jonico, coperte da volta ed ha cinque cappelle compresa quella maggiore. Questa fu di patronato della famiglia Zati, le altre dei Grherardi, dei Betti, dei Berti-Ubaldini e dei Cecchini, famiglie tutte che ebbero possessi nel territorio di questa parrocchia.